Trattamento di Pranoterapia a distanza
e Fisica Quantistica
Guido Parente
Pranoterapeuta Vibrazionale e Naturopata
Nei testi di pranoterapia, e neanche in tutti, la modalità di intervento a distanza, di solito, è menzionata ma è difficile che si trovi una spiegazione di cosa sia o della tecnica da utilizzare.
Penso che questo "accantonamento" sia dovuto, in parte, a motivi economici, ma anche perché molti colleghi/e non l’hanno coltivata come possibilità di intervento.
Nasco pranoterapeuta, e la pratico in modo continuativo, fin da piccolo, prestando grande attenzione ai risultati sul campo.
Nel tempo ho riscontrato una varietà di risultati: molto buoni e duraturi, positivi ma di breve durata, insufficienti perché poco incisivi.
Ritengo che in tutti questi casi l’elemento più importante sia costituito dalla maggiore o minore sinergia tra campo di emissione e ricezione.
Lo studio della fisica quantistica, come cercherò di porre in evidenza in seguito, permette di comprendere che la pranoterapia a distanza trova un supporto scientifico in alcuni principi quantistici.
Naturalmente la pranoterapia a distanza è condizionata dalle variabili soggettive, come lo sono tutti gli interventi che hanno come centralità l’essere umano.
Voglio ricordare che questa modalità di intervento (a distanza) in alcuni casi può essere l’unico possibile; penso ad es. a condizioni di lontananza, come una città lontana, ospedalizzazione, detenzione, nel caso di richieste pervenute da parenti od amici (da vagliare attentamente).
La trasmissione pranica avviene tra ‘campi’ e la banda di emissione è quella delle ‘energie sottili’ e funziona a qualunque distanza.
Cercherò di integrare, per il tema trattato, la pranoterapia a distanza e la fisica quantistica poiché entrambi si occupano di “campi” e di energia; le neuroscienze stanno studiando le relazioni fra principi quantistici e funzionamento cerebrale, questo mi sembra che porterà a interessanti sviluppi .
Ritengo utile introdurre il tema dell’ "aura" che consiste in un campo di energia variabile che circonda ogni essere vivente.
Si tratta della parte più visibile, anche ad occhio nudo, della energia umana che ha la sua sorgente nel complesso sistema intracellulare.
Per stabilire una relazione tra fisica quantistica e pranoterapia a distanza è necessario porre in relazione cellule ed atomi.
Per favorire il collegamento, ricordo che gli atomi formano le macromolecole e le macromolecole formano le cellule.
Questa "catena" ha una sua validità sia nell’organismo umano che nella fisica quantistica.
Questo complesso meccanismo produce campi che sono in grado di ricevere e di trasmettere di energia.
La prima regola tratta dalla fisica quantistica è quella della sincronicità secondo la quale ”tutto avviene contemporaneamente e nel presente”.
A questa va aggiunta una seconda regola: quella della “non località”.
Per comprenderla è necessario fare uno sforzo mentale per oltrepassare il nostro comune senso di tempo e di spazio, in quanto è così enucleata: ”due particelle di energia distanti migliaia di chilometri tra loro in realtà fanno parte di UNA poiché rispondono al concetto di UNO”.
Questo aiuta a capire come sia possibile e comprensibile il concetto di sincronicità e non località e stabilisce un ‘unicum” tra cellule ed atomi.
Cellule ed atomo sono il ‘principium movens’ di ogni forma di vita nell’universo.
In questa prospettiva unificante si può comprendere che la pranoterapia a distanza, trattando di campi e di energia risponde ai principi quantistici di sincronicità e di "non località" ovviamente, se non si verificano interferenze.
A tutti sarà capitato di seguire le trasmissioni alla radio: improvvisamente compare un suono gracchiante, oppure salta la stazione che stiamo seguendo.
E’ evidente che tra il campo di emissione ed il campo di ricezione del nostro apparecchio, si è verificata una interferenza di campo che disturba la ricezione e poi, passa un tempo variabile perché il segnale ritorni chiaro e sincronico.
La pranoterapia a distanza funziona più o meno come la radio.
Tutto dipende dalla sinergia fra pranoterapeuta e persona ricevente.
Mi rendo conto che quanto fino ad ora esposto possa sembrare piuttosto meccanicistico ed insufficiente dato che si parla di persone, ma la fisica quantistica ci offre altri contributi.
Uno dei principi che vanno in questa direzione è così descritto: ”tutta la materia costituita da Pensiero Cosciente, così da intervenire e modificare la realtà”.
Mi riferisco a quanto afferma la fisica quantistica e la traspongo nell’ambito della pranoterapia a distanza. Noi tutti sappiamo che per un intervento di pranoterapia, tanto più a distanza sono necessari: volontà, pensiero cosciente che portano alla immaginazione creativa e ad entrare in contatto reale con l’energia della persona ricevente.
Per comprendere appieno quanto i ‘campi’ siano sensibili agli stimoli, va ricordato il principio di indeterminazione di Heisenberg: ”un campo quantistico si modifica per il solo fatto di essere osservato” .
Vi chiedo: cosa vi capita quando vi accorgete di essere osservati? Certamente il vostro ‘campo’ cambia, magari sarete felici, oppure preoccupati, forse nervosi...
Se un campo cambia con la sola osservazione, figuriamoci quanto sarà maggiormente sollecitato, quando riceverà nel suo campo una emissione di energia a distanza.
Sono consapevole che questo scritto potrebbe essere criticato, come nel trattare un argomento così complesso non è possibile essere esaustivi però ritengo di averlo argomentato e, spero, possa costituire uno stimolo per riflessioni e studi.
Guido Parente - Pranoterapeuta Vibrazionale
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