La Meditazione e la Triade del benessere
Guido Parente
Naturopata Psicosomatico
Si parla spesso della meditazione come se fosse qualcosa di meraviglioso e al contempo qualcosa di molto difficile da realizzarsi.
Si capisce che le varie tecniche di meditazione, non rappresentano la meditazione, ma sono solo lo strumento che facilita l’allontanamento di pensieri negativi o semplicemente suoni che non facilitano la nostra interiorizzazione.
Sono dell’idea, che posso insegnare delle tecniche, dei mantra, che sicuramente, deve essere un desiderio del mio interlocutore, astrarsi, ricercare quella cosa meravigliosa che io definisco il proprio “Silenzio Interiore”.
Posso arrivare a questa astrazione con suoni, con immagini, con le mie campane tibetane, immergendomi in uno spazio “magico”, con i tamburi sciamanici, piuttosto che con i Gong o il suono del Dijeridoo, oppure con i suoni della foresta, dell’acqua che scorre, della pioggia e quant’altro…
Posso aiutare i miei sensi con dolci effluvi aromatici di oli essenziali, oppure allestire la mia stanza della Meditazione, con la luce di candele profumate, colorate…
Come vedete vi sono molti stimoli che aiutano la Meditazione, ma raggiungere la nostra consapevolezza, superare confini mentali, le diverse logiche che ci condizionano fin da piccoli, per noi occidentali non è semplice…
Se ci caliamo, invece, nelle realtà orientali, troviamo modalità, visualizzazioni e interpretazioni molto diverse, a cominciare dai Mandala rappresentati da forme circolari in cui appaiono vari disegni, essi sono composti con la sabbia, dipinti, oppure con i fiori
La loro forma circolare, a mio avviso rappresenta un micro-macro mondo olistico.
Mandala come una “forma pensiero”
La preparazione dei Mandala implica un grande sforzo di tempo e pazienza, la tradizione vuole che alla fine, quando esso sarà completato, la sabbia che lo compone, venga spazzata via e gettata in un fiume oppure nel mare, affinchè ciò che rappresenta possa essere di aiuto a tutta l’umanità…
La meditazione allarga la nostra coscienza, seda il nervosismo, ci rende più calmi, facilita la concentrazione, ci riequilibra.
Possiamo utilizzare la meditazione per svariati motivi, ad esempio, dallo staccarci dalle emozioni negative e da ciò che esse comportano per noi, ad avere una maggiore comprensione del nostro sé più profondo, a comprendere il vero valore insito in ognuno di noi, a poter “liberare la mente” da pensieri spesso distruttivi e negativi, al poter riprendere “possesso” delle nostre facoltà mentali, alla nostra vita.
Svuotare la mente, sentirci più leggeri… più ottimisti.
Impariamo ad……..Andare oltre!
Rilassare il corpo, aiuta a rilassare la mente…
Ricominciare a respirare bene… vale a dire a sbloccare il diaframma, fare dei respiri profondi e lasciare andare…
Cominciare a percepire sé stessi come un unicum… non lo spezzettamento di vari organi, zone, parti, ossa etc..
Possiamo aiutarci nella pratica meditativa con dei suoni, con dei mantra, con l’Om, con pratiche religiose.
A mio avviso, ognuno di noi possiede una propria forma religiosa, ebbene se quell’invocazione ci fa stare bene, usiamola, comunichiamo il nostro modo di essere alla nostra divinità, qualunque essa sia.
Sii attento a ogni cosa
Non esiste il “grande” e non esiste il “piccolo”
Tutto è Divino
Puoi trovare Dio ovunque
Sei tu a rendere le cose spirituali
La spiritualità è il tuo dono al mondo
OSHO
Impariamo a usare la visualizzazione, i colori, le forme geometriche, le forme di animali, i paesaggi.
Facciamo scivolare dalla nostra mente immagini, situazioni, emozioni, il fine ultimo per la Meditazione, come ben sappiamo, è la triade della meditazione che è rappresentata da Rilassamento – Osservazione – Assenza di Giudizio.
Qualunque forma ci possa far stare bene usiamola…
Usiamo una immaginaria Tavolozza di colori e facciamo splendere in noi il nostro Sé…
Re-impariamo a volerci bene, ad amarci, a darci un valore…
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