Olio Essenziale di Sandalo
Santalum album
Guido Parente
Naturopata
Il Sandalo è una piccola pianta tropicale della famiglia delle Santalacee, originaria dell’Indonesia, India meridionale ed Australia, cresce comunemente anche in zone subtropicali a clima umido e piovoso.
Al Sandalo vengono attribuite diverse proprietà, tra cui: proprietà afrodisiache, sedative e antidepressive e per questi motivi è una pianta largamente usata in aromaterapia.
Viene utilizzato contro l’insonnia, è utile in caso di flogosi delle vie urinarie e respiratorie e inoltre, tra i suoi usi, oltre a depurare l’ambiente, nell’antichità veniva usato anche per le esequie.
L’olio essenziale di sandalo ha anche una funzione armonizzante, riequilibra tutto il sistema energetico dei chakra, calmando e facilitando lo sviluppo spirituale.
Collegato al 1° Chakra e al 2° Chakra in quanto comunica forza e dinamicità, attiva l’energia sessuale.
Descrizione
Il suo nome botanico è Santalum album, è un piccolo albero della famiglia delle Santalacee che può vivere anche 100 anni.
Raggiunge un’altezza massima di 10 metri, ha una corteccia rosso-bruna che diventa rugosa nelle piante più vecchie.
Le foglie sono di un colore verde brillante, la forma è lanceolata e la superficie è lucida.
I fiori sono riuniti in pannocchie all’ascella delle foglioline, I fiori sono di forma campanulata e di colore rosso intenso, il frutto viene prodotto dopo tre anni ed è rappresentato da una drupa di colore rosso scuro, che possiede al suo interno 5 semi che vengono mangiati o diffusi solitamente dagli uccellini, principali responsabili della diffusione naturale della pianta allo stato selvatico (Wikipedia).
In India è usato da secoli e ciò lo ha reso pregiato e pure non comune, la richiesta massiccia di questa essenza ha provocato una rapida contrazione della diffusione della pianta in India, che ora è protetta.
L'industria ha sintetizzato un composto con caratteristiche simili, il cicloesanolo isobornile (isobornyl cyclohexanol in inglese).
Proprietà medicinali del Sandalo
In campo medico è noto per le sue proprietà antimicrobiche e per l’azione anti-infiammatoria.
Nella medicina tradizionale cinese si utilizza nel mal di stomaco, vomito, gonorrea e malattie della pelle.
Nella medicina ayurvedica è usato nelle infezioni urinarie e respiratorie e per combattere la per combattere la diarrea.
Il suo uso come disinfettante delle vie urinarie e la gonorrea, fu introdotto in Europa dai medici arabi.
Il Sandalo, viene usato per lenire:
- raffreddore
- bronchiti
- tosse
- laringite
- acne
- disturbi della pelle
- infiammazioni della cavità orale
- debolezza generale
- febbre
- infezioni delle vie urinarie
- cistite
- infiammazioni della faringe
- disturbi a carico biliare
L’Olio Essenziale di Sandalo come Afrodisiaco
Da 4000 anni l'aroma dell'olio essenziale di sandalo è apprezzato, tanto da essere tradizionalmente usato nelle scuole di Yoga tantrico per aiutare a risvegliare l’Energia kundalini, l’energia sessuale, per trasformare le energie sessuali in energie spirituali.
Non parliamo quindi di un afrodisiaco diretto, in quanto la sua azione è prevalentemente di tipo meditativo e rivolta verso l’interiorità: si rivolge piuttosto a soggetti che vivono l’argomento sessuale con superficialità.
Riduce l’aggressività e gli istinti violenti , allenta l’esasperazione, e libera l’energia sessuale bloccata.
Come si utilizza
Premesso che gli effetti si manifestano dopo una settimana, ed è preferibile assumere il rimedio in modo ciclico in quanto, oltre i due mesi continuativi, può dare assuefazione e perdere la sua efficacia.
Diffusione ambientale:
mettere 10 gocce, nei bruciatori di olii essenziali, o negli umidificatori dei termosifoni.
Sulfumigi:
Sciogliere dentro acqua calda, 5-8 gocce di essenza, coprire il capo con un asciugamano e respirare il vapore, molto efficace in caso di tosse e influenza.
Impacchi:
Diluire 10 gocce di olio essenziale di sandalo in 200 ml di acqua, fare impacchi sulla zona. Ripetere, una volta al giorno, finché sarà necessario.
Controindicazioni
L’olio essenziale di sandalo non irrita, non da sensibilizzazione e non è tossico.
È bene prestare attenzione a non utilizzarlo in caso di patologie renali gravi e per periodi non superiori alle 6 settimane.
Controindicato in gravidanza e allattamento.
In ogni caso è consigliabile consultare il proprio medico di base.
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