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Psicosomatica: andare Oltre


PSICOSOMATICA: "Andare Oltre" le sintomatologie, il Corpo parla.

PSICOSOMATICA: "Andare Oltre" le sintomatologie, il Corpo parla. - StudioNaturopatia GuidoParente

PSICOSOMATICA:

"Andare Oltre" le sintomatologie,

il Corpo parla.

 

Naturopata

Guido Parente

 

Nel corso degli anni, dei miei studi, dei seminari seguiti e delle tantissime persone conosciute, ho via via accresciuto il mio “dono”…

 

Ho cercato di comprendere cosa fosse la Pranoterapia, e come potessi far sì che le persone che mi sono avvicinate nel corso di mezzo secolo e dispari di vita, potessero raggiungere una loro nuova dimensione, una credenza sul loro potenziale di guarigione da situazioni stressogene, da esperienze di vita complicate, e forse anche nella comprensione dell’essere umano.

 

Nascere con dei doni, è sicuramente una cosa meravigliosa, imparare a conviverci tutt’altra cosa. Mi spiego meglio, da piccolo “vedevo” ombre che si muovevano e non lo nego, mi mettevano una certa paura, quando provai a chiedere cosa fossero quelle ombre, scoprii ben presto che a vederle ero solo io… e quindi imparai a tacere… Poi, con il trascorrere degli anni, incontrai medium, e sciamani che mi diedero delle spiegazioni.

 

L’approccio alle medicine non convenzionali, in particolar modo in Italia è davvero complicato, complice una carenza normativa, la mancanza di Albi di riferimento e ahimè i troppi cialtroni.

 

L’unica legge che regola il mondo olistico è la n° 4 del 2013, purtroppo una legge non regola anche le coscienze e l’etica degli operatori, e sono ben poche le scuole serie sia nella Naturopatia, che nelle altre variegate discipline olistiche.

 

Avvertire a livello sensoriale che di fronte a te, possono venire delle persone con  gravi malattie, anche se non sei medico, e qui è importante mettere un inciso, non esiste la figura del tuttologo, o meglio del medico di base in grado di decodificare la patologia, il Dr. House della situazione, non esiste.

 

Sicuramente seguire degli studi inerenti le patologie, consigliarsi e documentarsi aiuta nella comprensione di quale “disagio” la persona stia vivendo, dare una lettura psicosomatica del disturbo/disagio, può velocizzare una situazione di benessere, ma è anche chiaro che poiché non sei medico, e ovviamente non hai la conoscenza del “tutto”, devi essere cauto nel trasferire  informazioni.

 

Potresti impaurire, o peggio far degenerare delle situazioni in partenza “instabili”.

 

Nei miei studi sulla Psicosomatica, ho letto libri di vari autori, dalla Claudia Rainville con la sua Metamedicina, a Rudiger Dahlke la Malattia come simbolo, a Morelli, a Bateson, ad Osho, al Dalai Lama, a tanti altri, ho ritrovato nei vari autori la speranza di dare una motivazione o meglio una “lettura delle sintomatologie” correlate alle malattie.

 

 Ebbene bisogna “andare Oltre”, oltre i soliti schemi mentali, i soliti pregiudizi, comprendere perché il corpo si blocca su situazioni, perché improvvisamente mi fa male un ginocchio, oppure nell’analizzare malattie più gravi, comprendere quali siano i significati più complessi, imparare che il corpo parla.

 

Dal “mi sono sempre occupato degli altri”, cercando paradossalmente una forma di nihilismo, di annientamento o della mia persona, al sentirmi vivo nell’aiutare “gli altri”, ma quando poni la domanda “e tu, in tutto questo dove sei?” più persone non sanno rispondere…

 

La parola magica, per me è la parola BUONSENSO.

 

La Psicosomatica è quella branca della medicina che pone in relazione la mente con il corpo, ossia il mondo emozionale ed affettivo con il disturbo, occupandosi nello specifico di rilevare e capire l’influenza che l’emozione esercita sul corpo e le sue affezioni.

 

In passato si parlava di psicosomatica, riferendosi ad essa solo in relazione a quelle malattie organiche la cui causa era rimasta oscura e per le quali si pensava potesse esistere una “genesi psicologica”. 

 

Quali sono i disturbi e le malattie psicosomatiche?  

 

v  sistema gastrointestinale: colite ulcerosa Morbo di Chron, ulcera gastro-duodenale, la rettocolite emorragica – tra i disturbi psicosomatici sono presenti: gastrite cronica, iperacidità gastrica, pilorospasmo, colon irritabile o spastico, stipsi, nausea, vomito, diarrea (da emozioni, da “esami”).

v  sistema respiratorio: asma bronchiale, sindrome iperventilatoria, dispnea, singhiozzo.

v  sistema cardiovascolare: aritmie, crisi tachicardiache, coronopatie (angina pectoris, insufficienza coronaria, infarto), ipertensione arteriosa, cefalea emicranica, nevrosi cardiaca, algie precordiali.

v  sistema cutaneo: psoriasi, eritema pudico (rossore da emozione), acne, dermatite atopica, prurito, neuro-dermatosi, iperidrosi, orticaria, canizie, secchezza della cute e delle mucose, sudorazione profusa.

v  sistema muscoloscheletrico: cefalea tensiva, crampi muscolari, torcicollo, mialgia, artrite, dolori al rachide (cervicale e lombo-sacrale), cefalea nucale.

v  sistema genitourinario: dolori mestruali, disturbi menzionali, enuresi, impotenza.

v  sistema endocrino: ipopituitarismo, ipo/ipertiroidismo, ipoglicemia, diabete mellito.

 

 

Un trauma emotivo o fisico può indurre su base psichica una malattia autoimmune,

ma la guarigione di questo disturbo dovrà essere contemporaneamente fisica e emozionale.”

 

Affrontare l’ombra, la parte oscura, conoscerla e diventare più consapevoli, è  la chiave per acquisire una conoscenza più completa di sè stessi: l’ombra ci fa ammalare perché senza di essa siamo incompleti, per raggiungere la completezza, e quindi la salute, dobbiamo integrare in noi stessi tutti gli aspetti che abbiamo nascosto.

 

Diventa quindi indispensabile, imparare ad interpretare il linguaggio del corpo: ogni sintomo è una lezione di vita, che si deve assimilare e la terapia consiste nel riportare il cliente, ad una maggior consapevolezza del suo corpo, e nel capire cosa nasconde ogni disturbo fisico

 

Sappiamo che il sistema immunitario risponde ai segnali di sofferenza dell'organismo, ad esempio,  la morte di un congiunto, la separazione, il licenziamento, la grave crisi di coppia, la missione in zone di guerra, la sofferenza successiva a un incidente o a una malattia invalidante, sono tutte possibili cause di uno stress post-traumatico che può portare a tiroiditi, a lupus, ad artrite reumatoide, a sclerodermia, a sclerosi multipla e a tante altre patologie.

 

E’ chiaro che uno stile di vita ed un adeguato supporto psico-emozionale, non possono mai mancare nel percorso che porta alla guarigione.

 

Tutto ciò che possa migliorare la "centratura emotiva delle persona", attraverso il sostegno dello stato dell'umore, l'azione antidepressiva dell'attività fisica e il miglioramento della performance fisica e dell'energia, possono contribuire a ridurre la deriva del sistema immunitario, aiutandolo a funzionare nel modo migliore.

 

Sostenere il sistema immunitario, vuol dire aiutare a mantenere la sua efficienza attraverso strumenti, come quelli della nutrizione personalizzata, dell’attività fisica e dell'equilibrio emotivo, che necessariamente devono fare parte degli strumenti di soccorso da metter in atto dopo un trauma fisico o emozionale, che smuova una persona nel profondo del suo intimo.

 

Di grande correlazione è uno stretto legame tra malattie infiammatorie, immunità e disturbi del comportamento alimentare.

 

Si tratta di risultati che confermano la profonda relazione tra infiammazione e cibo e che ripropongono l'esistenza di una profonda relazione tra gli aspetti infiammatori, energetici e immunologici dell'organismo umano.

 

L'influenza del nostro atteggiamento e della componente psicologica sul benessere, ha un ruolo di primo piano nella nostra vita.

 

 

Focalizzare le proprie energie sugli aspetti positivi, ad esempio facendo una lista delle cose positive successe durante la giornata o prendendosi qualche minuto di “mindfulness” può davvero aiutarci a farci del bene.

 

Certo è anche che uno stile di vita sano può aiutare anche a trovare un po' di ottimismo in più.

 

Lo studio della PNEI, Le implicazioni tra stato psicologico, infiammazione, ormoni e funzionamento neuronale sono note da tempo e in continua analisi. 

 

Lo stress acuto, è in grado di incrementare la produzione di citochine (molecole) infiammatorie e la risposta sia in termini di stress che in termini di infiammazione è più evidente e importante in chi è già infiammato. Lo stress incrementa l'infiammazione e l'infiammazione incrementa la percezione (e la reazione) allo stress, con tutte le conseguenze neuroendocrine del caso.

 

Il linguaggio del corpo, è lo stesso linguaggio dell’inconscio che si muove sul registro dell’analogia e del simbolo.

 

Osservare e descrivere il funzionamento del corpo da questo punto di vista, significa rintracciare il senso del profondo, al di là dell’approccio conoscitivo di tipo quantitativo.

 

È fondamentale passare da un linguaggio “io Penso” ad un linguaggio “io Sento”.

 

Il ruolo delle emozioni

 

 La medicina psicosomatica afferma che l’emozione è spesso determinante nell’eziologia della malattia.

 

L’emozione è il vero motore del corpo e del pensiero, è un’informazione essenziale per il mantenimento dell’omeostasi ed è anche una forma di comunicazione che precede il linguaggio verbale; esistono dei segni rivelatori che ci danno informazione di ciò che le persone sentono: un cambiamento del tono della voce, l’espressione nello sguardo, una tensione muscolare sono più eloquenti di mille parole.  

 

Le emozioni, positive e negative, ci formano e sono inscritte profondamente nella disposizione dei circuiti neuronali del cervello e ci danno il vantaggio evolutivo di una maggior consapevolezza di come sopravvivere in situazioni difficili e stressanti.

 

Ad esempio, la collera mobilita energia opportuna per aggredire e per difendersi, il disgusto ci aiuta a rifiutare un elemento tossico, la paura a fuggire davanti a un pericolo.

Tutte queste emozioni “negative”,  ci fanno reagire in modo da preservare il nostro equilibrio e la nostra integrità.

 

Riguardo le emozioni “positive” alcune ricerche dimostrano che le persone più soddisfatte, con sentimenti più positivi hanno maggior facilità ad esprimersi in modo lucido e creativo.

 

Alimentare i pensieri e quindi le emozioni positive rinforzano il sistema immunitario, prevengono vari disturbi e influenzano il miglioramento del decorso di una malattia.

 

La malattia stessa non è, in genere, un semplice incidente di percorso, ma il più delle volte un’espressione di aspetti dell’individuo repressi, temuti e messi in ombra della propria esistenza, aspetti che vengono spesso combattuti prima ancora di essere compresi.

 

 La malattia può così diventare un informatore della coscienza che rivela al corpo, attraverso i sintomi, i propri bisogni.

 

Naturopata Guido Parente

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